Quella del tatuaggio è certamente una pratica oggi molto diffusa, tuttavia essa era già diffusa nell’antichità. Infatti, sono numerosi gli esempi di decorazione del corpo in questo periodo e tra di essi figurano le mummie rinvenute in Egitto, perfettamente conservatesi grazie al clima arido.Tra i numerosissimi aspetti dell’Estremo Oriente che affascinano gli occidentali, figura sicuramente…
David Quammen, “Spillover. L’evoluzione delle pandemie” (Recensione)
Sono convinto che questo libro nel prossimo futuro verrà ricordato come il “libro del 2020”. Non di certo perché uscito quest’anno – apparse infatti negli Stati Uniti nel 2012 e quindi in Italia due anni dopo, grazie ad Adelphi. Piuttosto perché è stato proposto da più parti e da più voci come il libro profezia…
Hwang Sok-Yong, “Tutte le cose della nostra vita” – MilleGru #2
Tutte le cose della nostra vita è un romanzo scritto dall’autore sudcoreano Hwang Sok-Yong. Recentemente pubblicato in Italia (luglio 2020) con la traduzione di Andrea de Benedittis, questo libro ha fatto la sua comparsa in Corea nel 2011 con il titolo originale di Nannigun sesang.Dello stesso autore sono stati tradotti, tra gli altri, anche il…
ArtShaker #67: Yves Klein, o l’Arte dello Zen
In un precedente articolo abbiamo esaminato chi fossero i novorealisti e il loro nuovo modo di accostarsi alla realtà, riprendendo certe tematiche care al Dadaismo, il ritorno all’oggetto, filtrandolo attraverso il loro Io e la loro personalità artistica. In questo articolo analizzeremo la singolare figura di Yves Klein, tra i padri fondatori del movimento che…
Philippe Besson, “Un certo Paul Darrigrand” (Recensione)
Lo si potrebbe definire autoreferenziale, il nostro caro Philippe Besson, eppure dopo il successo insperato di Non mentirmi, l’autore francese ha pubblicato a stretto giro ben altri due romanzi autobiografici, andando a costruire una trilogia che ora in Italia è ferma al secondo volume, Un certo Paul Darrigrand e che speriamo venga completata dall’editore Guanda….
ArtShaker #66: Bizzarro ed eclettico, Giovan Battista Spinelli e il Seicento abruzzese
In un uggioso pomeriggio invernale mi sono trovata a varcare la soglia del Museo Diocesano di Ortona, in provincia di Chieti, polo museale nato per tutelare le opere sopravvissute ai bombardamenti subiti dalla città durante il secondo conflitto mondiale. Da questi spazi espositivi emergono, richiamando il visitatore con impeto travolgente, alcune tele, bramose che qualcuno…
Matsumoto Seichō, “La ragazza del Kyūshū” – MilleGru #1
La ragazza del Kyūshū è un romanzo noir scritto da Matsumoto Seichō nel 1961 (titolo originale: “Kiri no hata”) e pubblicato da Adelphi nel 2019 con la traduzione di Gala Maria Follaco. Salta subito all’occhio la quantità di tempo trascorso tra la pubblicazione in Giappone e la traduzione italiana. Moltissimi degli scritti di Matsumoto Seichō…
ArtShaker #65: Sophrosyne o della “moderazione nel desiderio”
“[…] in seguito, sino ai trent’anni, potranno gustare il vino, ma con moderazione, perché un giovane deve stare alla larga dalle ubriacature e dal bere smodato.”Platone, Le Leggi, libro secondo Dioniso è forse una delle divinità greche più conosciute. Normalmente, era strettamente legato al symposium, ovvero il banchetto che si svolgeva in presenza di diversi…
ArtShaker #64: Da Bologna ad Assisi. Il culto francescano in un’opera di Luigi Serra
L’arte umbra, in particolare quella medievale e moderna, ha giocato un ruolo strategico nella formazione della cultura figurativa italiana e non solo. Evitando qualsiasi atteggiamento campanilistico e provinciale, si può ben intendere come alcune forme e soluzioni perdurate nei secoli successivi debbano rintracciarsi necessariamente a una matrice umbra. Se il dominio incontrastato di quest’arte locale…
ArtShaker #63: Crepuscolo in terra ferrarese. I giganti nebbiosi del Bastianino
Come molti sanno, la grande stagione della pittura ferrarese del Rinascimento si apre nel Quattrocento con le figure pionieristiche di Cosmè Tura, Francesco del Cossa ed Ercole De’ Roberti, per esplodere completamente nella prima metà del Cinquecento, durante il ducato di Alfonso I d’Este, con pittori del calibro di Dosso Dossi, Garofalo, Ortolano e Girolamo…