Marco Ricci può essere considerato, senza alcuna esagerazione, il fondatore del paesaggismo veneto del Settecento. Nella sua personale cifra espressiva convergono le più aggiornate tendenze della pittura di paesaggio presenti in Italia alla fine del XVII secolo, sintetizzate però secondo un accordo nuovo che per la prima volta possiamo definire “veneto” e che sarà alla…
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ArtShaker #66: Bizzarro ed eclettico, Giovan Battista Spinelli e il Seicento abruzzese
In un uggioso pomeriggio invernale mi sono trovata a varcare la soglia del Museo Diocesano di Ortona, in provincia di Chieti, polo museale nato per tutelare le opere sopravvissute ai bombardamenti subiti dalla città durante il secondo conflitto mondiale. Da questi spazi espositivi emergono, richiamando il visitatore con impeto travolgente, alcune tele, bramose che qualcuno…
ArtShaker #63: Crepuscolo in terra ferrarese. I giganti nebbiosi del Bastianino
Come molti sanno, la grande stagione della pittura ferrarese del Rinascimento si apre nel Quattrocento con le figure pionieristiche di Cosmè Tura, Francesco del Cossa ed Ercole De’ Roberti, per esplodere completamente nella prima metà del Cinquecento, durante il ducato di Alfonso I d’Este, con pittori del calibro di Dosso Dossi, Garofalo, Ortolano e Girolamo…
ArtShaker #51: Rodolfo II d’Asburgo e la sua collezione d’arte e curiosità
Ciò che conosceva si sentiva in obbligo di avere. Arciduchessa Maria di Stiria L’imperatore Rodolfo II d’Asburgo (Fig. 1) è una figura controversa: è stato definito pazzo e addirittura posseduto dal demonio; fu un uomo malinconico, amante dell’alchimia, poco interessato alla politica estera e un raffinato collezionista. Nella sua Kunst-und-Wunderkammer fu in grado di accorpare…
ArtShaker #49: il pittore folignate Niccolò di Liberatore, detto l’Alunno
Niccolò Alunno. Probabilmente ancora oggi questo nome rimane sconosciuto ai più, forse anche a qualche curioso che si interessa dell’arte italiana del “Rinascimento”. Eppure, negli ultimi decenni del Quattrocento e nei primissimi anni del Cinquecento, tra le colossali figure di Pietro Perugino e Bernardino Pinturicchio, il nome di Niccolò Alunno risuonava prepotentemente tra la Valle…
ArtShaker #45: il Polittico Quaratesi di Gentile da Fabriano, 1425
Identificare gli anni del primo Quattrocento come quelli delle grandi rivoluzioni del Rinascimento fiorentino, con protagonisti i celebri Brunelleschi, Donatello e Masaccio, è per noi oggi automatico, eppure il panorama artistico della città al tempo aveva un aspetto assai più variegato. Assieme agli artisti appena citati, a Firenze operavano personalità di spirito assai diverso che…
ArtShaker #40: Lorenzo Lotto, Venere e Cupido, 1540 circa
Un gesto irriverente e divertito che stupisce e cattura l’attenzione dello spettatore è quello che compie il vispo Cupido rappresentato in una delle rare tele di soggetto mitologico di Lorenzo Lotto. L’artista, nato intorno al 1480 a Venezia, si formò guardando agli esempi di Giovanni Bellini, Alvise Vivarini, Antonello da Messina e Giorgione ma anche…
ArtShaker #37: vizi e virtù nel fregio di Nicolò dell’Abate a Palazzo Poggi (Bologna), 1550-51
Bologna, metà del XVI secolo. Una nuova forma di decorazione inizia ad arricchire le dimore delle nobili famiglie felsinee: il fregio. Una striscia dipinta che corre nella parte alta delle pareti e che racconta gli episodi di una narrazione, dispiegati come fotogrammi di un film. Racconti tratti dalle Sacre Scritture, dall’epica e dalla mitologia iniziano…
ArtShaker #35: il Polittico Griffoni di Francesco del Cossa ed Ercole de’ Roberti, 1470-73 circa
«Quel che temiamo più di ogni cosa, senza un motivo reale, tanto che sembriamo ossessionati da idee fisse, ha una proterva tendenza a succedere realmente» Theodor Adorno, Minima Moralia – Meditazioni della vita offesa, 1951 Lo spazio che abitualmente dedichiamo alle parole di chi è venuto prima di noi, le parole della Storia – la…
ArtShaker #32: Giuseppe Maria Crespi, Ritratto di Valeria Crapoli con la famiglia, 1730-35 circa
Il 21 dicembre 1916 Francesco Malaguzzi Valeri, allora direttore della Pinacoteca di Bologna, scrive al Ministero dell’Istruzione Pubblica per segnalare la possibilità di acquisto di un dipinto da parte del Sig. Cesare Gherardi, “opera indubbia del bolognese Giuseppe Maria Crespi, di un eccezionale interesse artistico e iconografico”. Il direttore del museo ne loda sin da…